25-07-2019 | di COOPI
RDC, Alto Katanga: educare alla pace a Pweto
La risoluzione pacifica dei conflitti non è mai stata affrontata nelle scuole dell’Alto Katanga dove, dal 2013, si susseguono gli scontri tra i pigmei Twa e il gruppo Luba dei Bantu, per rivendicare il diritto di accesso al territorio e alle risorse.
Nello specifico, nel territorio di Pweto, oltre il 30% delle milizie è costituito da bambini e bambine e, per chi di loro oggi è riuscito a ricongiungersi con le proprie famiglie, numerose sono state le segnalazioni al loro ricongiungimento di casi di matrimoni forzati, violenze psicologiche e sessuali.
Per questo è diventato tanto più imperativo per noi promuovere l’educazione alla pace, affinché si agevoli il dialogo, la mediazione e le attività volte a rafforzare la fiducia tra le società e le comunità colpite dal conflitto tra Twa e Luba.
Dall’inizio del progetto nel 2018, portiamo avanti il nostro progetto “Sostegno d'emergenza multisettoriale per la protezione dell’infanzia durante i conflitti armati nel territorio di Pweto, provincia dell'Alto Katanga”, finanziato dal Fondo Umanitario Comune delle Nazioni Unite, a beneficio di 56.831 bambini vulnerabili.
Da allora, abbiamo realizzato 20 importanti campagne di sensibilizzazione a livello comunitario, durante le quali circa 5.687 tra bambini e bambine e adolescenti sono stati formati alla risoluzione pacifica dei conflitti, attraverso attività ricreative e socio-culturali.
L’organizzazione di giochi di gruppo ha incentivato gli studenti a non abbandonare le lezioni: secondo quanto riportato dai dirigenti e gli insegnanti, spesso gli alunni approfittavano delle ore di ricreazione per allontanarsi dalla scuola. Dopo il coinvolgimento di bambini e bambine da parte degli animatori di COOPI, questa tendenza è andata scomparendo.
Le attività ludiche, organizzate nelle scuole, in un’ottica di genere, hanno contribuito a rafforzare il sostegno psico-sociale dei bambini: l’approccio ludico ha permesso agli studenti di fare ascoltare i propri bisogni e di sentirsi direttamente coinvolti nelle attività.
Sono stati infatti gli stessi bambini a scegliere i giochi che meglio rappresentassero le loro esigenze: 6.635 persone tra cui 491 adulti, 3.634 ragazzi e 2.510 ragazze hanno partecipato a partite di calcio, di pallavolo, gare di velocità e di salto in lungo, che hanno permesso di rafforzare la coesione sociale e rispettare i diritti dei ragazzi.
Poiché la scuola è un potente antidoto alla guerra, abbiamo puntato ad aumentare il tasso di scolarità e ridurre quello di abbandono, attraverso la distribuzione di 3.889 kit scolastici. Dalla diffusione dei kit, a Kapoposhi, ad esempio, il numero di studenti è cresciuto da 374 a 460, dopo la ricezione dei kit.
Gli scontri nell’Alto Katanga affondano le loro radici nel secolo scorso e si sono aggravati con il lento processo di marginalizzazione dei gruppi indigeni, i Pigmei, di cui i Twa costituiscono uno dei più importanti dell’Africa centrale. Nomadi e dediti alla caccia e alla raccolta, i Twa hanno iniziato a scontrarsi con le tribù Bantu, tra cui il gruppo dei Luba, sedentari e dediti all’agricoltura.
Nel corso degli anni, i Pigmei sono stati progressivamente relegati alle aree forestali più remote, mentre i Bantu esercitavano il proprio controllo sulla terra, escludendo così i Twa anche dalla partecipazione alla formazione dei governi locali.
Le violenze e le discriminazioni nei confronti dei Twa sono infine culminate nel conflitto tra i due gruppi iniziato nel 2013 e che, alla fine del 2017, aveva provocato lo sfollamento di circa 650.000 persone.