30-06-2023 | di COOPI
RDC. Annuarité e la sua lotta dopo la violenza subita
Annuarité non è ancora maggiorenne quando perde, qualche anno fa, entrambi i genitori. Rimasta sola, si ritrova poi a portare in grembo il figlio di una persona che non conosceva e che, dopo la violenza subita, non rivede mai più. A stuprarla, nel settembre 2022, quando aveva compiuto quindici anni da solo qualche mese, è un membro del CODECO, una delle milizie ribelli che operano nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo.
Dopo appena due mesi di gravidanza, ho conosciuto un membro dell'esercito regolare delle FARDC – racconta – era una brava persona e si è preso cura di me fino al parto, aiutandomi a gestire la gravidanza. Sette mesi dopo la nascita di mio figlio, però, il soldato è stato trasferito in una regione che non conosco e a 17 anni mi sono ritrovata di nuovo sola, con un bambino di sette mesi, orfano di padre quanto io sono orfana di entrambi i genitori, senza alcun sostegno materiale, finanziario o morale. Ho realizzato che dovevo lottare, da sola, per mio figlio”.
Poi, un giorno, Annuarité ha incontrato COOPI, che grazie al progetto “Assistenza di emergenza multisettoriale integrata in materia di nutrizione e protezione dell'infanzia per la popolazione colpita dalla crisi umanitaria nel Djugu centrale”, attivo dal 15 settembre 2022 al 30 novembre 2023 e finanziato dal Fondo Umanitario delle Nazioni Uniute, ha potuto affiancarla nella sua lotta.
Un giorno ho partecipato a una sessione di sensibilizzazione sulla violenza di genere gestita dai facilitatori dell'ong COOPI, nella nostra zona… Mentre parlavano mi sono identificata in ciò che dicevano e quindi ho raccontato loro la mia situazione. Poi sono andata a registrarmi presso uno dei loro agenti sul campo e dieci giorni dopo, con mia grande sorpresa, ho ricevuto la visita dell'équipe di COOPI che era venuta a verificare la mia situazione”.
Qualche giorno dopo noi di COOPI siamo tornati nuovamente a far visita ad Annuarité, portandole questa volta un’assistenza finanziaria di 45 dollari e altri articoli di utilizzo comune come vestiario e biancheria intima, prodotti igienici come sapone, crema, spazzolino e dentifricio e cibo come del latte, pane e zucchero.
Mi sono iscritta a una consulenza psicologica con uno specialista di COOPI perché devo rimanere positiva e dopo aver riflettuto ho deciso di investire il denaro ricevuto da COOPI in una piccola attività commerciale, che consiste nell'acquistare piccoli oggetti e rivenderli nei punti vendita al dettaglio per soddisfare le esigenze minime mie e di mio figlio”.
Il supporto a donne vittime di violenza di genere, in un paese dilaniato dal conflitto e dove gli stupri sono spesso un’arma di guerra, è uno dei punti cardine del progetto finanziato dal Fondo Umanitario. Così, finalmente tranquilla, Annuarité ci racconta l’evolversi della sua storia, che lei, ci tiene a dire, può ancora migliorare.
Tutto questo – dice – sta avvenendo mentre io e mio figlio aspettiamo che io abbia la possibilità di formarmi come parrucchiera o sarta. Non voglio sprecare la possibilità che mi è stata data e voglio occuparmi con costanza del mio bambino. Oggi sono davvero sopraffatta dalla gioia e vorrei dire un grande grazie a COOPI e ai finanziatori del fondo umanitari”.
COOPI è presente in Repubblica Democratica del Congo dal 1977 e tra i settori d’intervento più importanti vi sono le attività di protezione rivolte a donne e bambini, progetti contro il reclutamento forzato dei bambini nei gruppi armati e il sostegno alle sopravvissute a violenze di genere.