12-07-2024 | di COOPI
RDC. Da vittima di guerra a medico: la storia di Shaban
In Repubblica Democratica del Congo, COOPI - Cooperazione Internazionale continua a sostenere le vittime del gruppo ribelle filo-ugandese dell’Unione dei Patrioti Congolesi, guidato da Thomas Lubanga Dyilo, attraverso il progetto “Risarcimenti collettivi sotto forma di servizi alle vittime relativi alla condanna di Thomas Lubanga Dyilo”, finanziato dal Fondo della Corte Penale Internazionale. Questo progetto opera per migliorare la qualità della vita delle vittime di guerra attraverso il supporto psicologico e la reintegrazione socioeconomica, promuovendo la riconciliazione e la pace nelle comunità locali.
Shaban, un giovane che ha vissuto gli orrori della guerra interetnica tra il 2002 e il 2004, è uno dei beneficiari di questo progetto. Originario di Simbilyabo, Shaban era in compagnia del fratello maggiore quando i miliziani dell'UPC (Unione dei Patrioti congolesi) li catturarono. Suo fratello fu ucciso mentre tentava di fuggire, mentre Shaban fu portato al centro di formazione militare di Mandro, dove fu addestrato e costretto a combattere. Dopo una feroce battaglia contro l'esercito ugandese all'aeroporto di Bunia, Shaban riuscì a scappare con l'aiuto di un altro soldato e trovò rifugio a Mahagi, dove fu accolto da un altro fratello, essendo i genitori morti a causa della guerra.
Nel 2019, Shaban venne identificato dagli avvocati presso i Padri Bianchi della chiesa cattolica a Bunia e chiese sostegno per poter studiare. Nel 2021, venne contattato da COOPI, e iniziò a beneficiare del suo supporto grazie al progetto finanziato dalla Corte Penale Internazionale.
Shaban racconta:
Il sostegno psicologico che ho ricevuto è stato fondamentale. Mi ha aiutato a superare lo stress e a concentrarmi su aspetti costruttivi della mia vita."
Oltre al supporto psicologico, Shaban ricevette assistenza medica e COOPI si prese cura dei suoi due fratelli minori.
Grazie all'aiuto di COOPI, Shaban ha potuto continuare i suoi studi universitari. Partecipò anche a una formazione in commercio e imprenditorialità, che gli permise di avviare un'attività di vendita di farmaci di emergenza autorizzati a livello comunitario. Con i profitti di questa attività, Shaban finanziò una parte delle sue spese universitarie, completando infine i suoi studi in medicina.
Oggi, Shaban è un medico e vive questo traguardo con entusiasmo e orgoglio:
"Sono molto felice e grato al Fondo a Profitto delle Vittime e a COOPI per avermi aiutato a diventare medico. Ora mi sento in grado di aiutare attivamente la società".
Shaban spera che il progetto continui a sostenere altre vittime come lui.
"Raccomando che queste azioni continuino a beneficio di altri ex membri delle milizie, affinché possano riappropriarsi della loro identità e ricostruire le loro vite".
COOPI, presente nella Repubblica Democratica del Congo dal 1977, porta avanti in modo costante attività di Protezione, promuovendo interventi di supporto psico-sociale e assistenza sanitaria gratuita, gestendo progetti di prevenzione e protezione contro il reclutamento di bambini in contesto di conflitto, promuovendo attività di reinserimento scolastico e professionale. Dal 2011, COOPI realizza progetti finanziati dalla della Corte Penale Internazionale, che includono la reintegrazione psicosociale delle ragazze madri e la riparazione collettiva delle vittime di guerra.