Repubblica Centrafricana. Il sogno di Julie di diventare medico
31-03-2023 | di COOPI

Repubblica Centrafricana. Il sogno di Julie di diventare medico

Julie (nome di finzione) a 14 anni si è ritrovata per strada senza niente. Incontrata COOPI-Cooperazione Internazionale, ha avuto la possibilità di ricucire un rapporto con sua madre e di iniziare gli studi. Dal 2021, COOPI si sta prendendo cura di più di 2600 altri bambini e bambine della Repubblica Centrafricana grazie al progetto finanziato da Unicef, “Cura dei bambini vulnerabili e sostegno all’empowerment degli adolescenti/giovani e dei meccanismi comunitari nella lotta contro la violenza sui bambini nelle prefetture di Haute Kotto e Basse Kotto”.  

Julie deve fare sempre almeno 30 minuti a piedi per poter arrivare al luogo sede del progetto, ovvero il quartiere Lapala. Grazie al progetto di COOPI però, Julie, che in precedenza si è ritrovata per strada senza niente, ora ha la possibilità non solo di studiare ma anche di inseguire il suo sogno e provare a diventare medico. 

Il progetto prevede infatti di affrontare gli enormi bisogni di protezione dell’infanzia nelle due prefetture interessate, attraverso un’assistenza olistica (psicosociale, medica, legale, alimentare), e la protezione delle forme di violenza sessuale e di genere, così come un programma di assistenza a bambini associati a gruppi armati, in modo da permettergli una reintegrazione comunitaria e socioeconomica.

“La mia vita è cambiata molto in meglio: questo cambiamento è dovuto al sostegno multiforme della ONG COOPI nei miei confronti. Grazie a loro spero che i miei sogni si possano davvero realizzare”

Come sostiene anche la madre biologica di Julie, grazie alla mediazione svolta da COOPI si è resa conto di come sua figlia fosse una vittima della situazione e di come i programmi di sensibilizzazione sui meccanismi di gestione dei sopravvissuti alle violenze sessuali o di genere, così come alle violenze dei gruppi armati siano un passaggio fondamentale per la ricostruzione di un paese e di intere popolazioni vittime di crisi e di conflitti.

Nel contesto di crisi della Repubblica Centrafricana, COOPI si impegna a proteggere i più vulnerabili: gli sfollati interni (IDPs), i sopravvissuti alle violenze di genere, le comunità vittime delle persecuzioni e delle vessazioni dei gruppi armati. Il supporto psicosociale è fondamentale in queste situazioni e il team di COOPI sta puntando il più possibile su come il riconoscere i diritti e i doveri dei bambini all’interno di una comunità ne permettono un migliore sviluppo e permettono ai beneficiari non solo di immaginarsi un futuro diverso, ma anche di credere in un cambiamento: 

“Da grande vorrei diventare medico e lavorare in un'organizzazione umanitaria per aiutare le comunità più vulnerabili.”

Questo è il sogno di Julie.