21-04-2017 | di COOPI
Samirah: 8 anni e già troppo dolore
Mi chiamo Samirah*, ho 8 anni e vengo da una famiglia di 5 figli. Era notte e stavamo dormendo quando Boko Haram ha attaccato la nostra comunità a Damaturu. Sono entrati nelle nostre case uccidendo senza pietà a colpi di pistola e di macete. Mia mamma è stata uccisa davanti ai miei occhi. Mentre scappavamo ho perso anche mio papà, abbiamo camminato 3 giorni e 3 notti percorrendo migliaia di chilometri. Eravamo senza cibo e senza acqua potabile, abbiamo bevuto l'acqua degli stagni e dei fiumi che abbiamo attraversato durante il cammino, dove bevevano anche gli animali. Sul nostro tragitto abbiamo incontrato decine di corpi privi di vita, eravamo terrorizzati. Io e mio fratello maggiore non avevamo familiari con noi durante la nostra fuga, credevamo di morire. Grazie COOPI siamo riusciti a ritrovare mio nonno, adesso è lui che si occupa di noi e che sta cercando di fare in modo che riceviamo la migliore formazione possibile.
Protezione per i bambini soli
Samirah fa parte del nostro progetto di emergenza per i bambini non accompagnati in Nigeria finanziato da UNICEF.
I nostri operatori ci hanno raccontato che quando è arrivata al nostro centro di assistenza non parlava. Oltre al supporto nutrizionale ed educativo stiamo fornendo attività di supporto psico-sociale e consulenza psicologica. Adesso va a scuola, il suo rendimento è buono e sta ritornando a sorridere, ma certe ferite lasciano per sempre le loro cicatrici.
#Nonsenzadite
Sono 30 milioni le persone dell'Africa Centro-orientale che stanno affrontando oggi la peggiore carestia dalla Seconda Guerra Mondiale. Purtroppo non se ne parla, ma uomini, donne e bambini del Corno d'Africa, del bacino del Lago Ciad e del Sud Sudan non hanno cibo e acqua sufficienti per sopravvivere. Per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla gravità della crisi che sta colpendo l'Africa Centro-Orientale, COOPI con AGIRE- il network di 9 ong italiane unite contro l'emergenza- ha lanciato la campagna "Non senza di Te".
In particolare, nel Bacino del Lago Ciad, un'area che comprende parte della Nigeria, Niger, Camerun e Ciad, gli attacchi di Boko Haram hanno causato movimenti forzati di 2,3 milioni di persone. Violenza, colera e povertà, si sono combinati con esiti aggravati da cambiamenti climatici e dalle attività dell'uomo, che hanno portato a ridursi di dieci volte la superficie del Lago, rendendo impossibile per buona parte della popolazione vivere di pesca. 10,7 milioni di persone sono in necessità critica di cibo, acqua e assistenza. Qui lavoriamo ogni giorno per assicurare acqua, assistenza alimentare e protezione assistendo le comunità ospitanti e le persone che nella fuga da Boko Haram hanno lasciato tutto.
*nome di fantasia.