16-09-2021 | di COOPI
Senegal. Curare la salute mentale dei migranti di ritorno
La migrazione irregolare ha un profondo impatto sulla salute mentale dei rimpatriati, uomini e donne che hanno subìto abusi fisici, aggressioni o maltrattamenti durante il loro transito. In Senegal, in particolare nella regione di Tambacounda, COOPI – Cooperazione Internazionale si occupa di diversi rimpatriati con disturbi psicologici, nell'ambito del progetto "Vivre et réussir chez moi - Sviluppo locale e territorializzazione delle politiche migratorie in Senegal", in collaborazione con l'ONG VIS e grazie al finanziamento dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
Ascolta Mamedou Moustapha Mar Seck, operatore sociale di COOPI, che parla del ruolo del sostegno psicologico nel video di presentazione del progetto (minuto 8:30) https://youtu.be/esecyYQi4Cs
COOPI effettua missioni periodiche sul campo, conducendo sessioni di sensibilizzazione e di formazione alle famiglie e alle comunità, in merito al loro ruolo e alla loro responsabilità nell'assistenza psicosociale. In precedenza, ha compiuto missioni per tracciare un profilo dei rimpatriati e dei loro problemi di salute mentale, al fine di analizzare le difficoltà sanitarie e le risposte da dare.
Le persone più vulnerabili, quelle in situazione irregolare, possono essere costrette a far fronte a condizioni abitative inadeguate o al sovraffollamento, così come a situazioni lavorative precarie, informali o pericolose (vittime di tratta, sfruttamento, xenofobia...). Inoltre, il problema della salute mentale è accentuato in questo periodo di pandemia da Covid-19, dove lo stress della quarantena, la perdita del lavoro, la discriminazione hanno innegabilmente un impatto sulla salute mentale dei più indifesi.
COOPI sostiene gli sforzi del governo per includere i migranti di ritorno, al fine di garantire una risposta equa alla salute mentale, attraverso un'azione sinergica di tutti i servizi di protezione.
"Vivre et réussir chez moi - Sviluppo locale e territorializzazione delle politiche migratorie in Senegal", finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), è un progetto condotto da COOPI in partenariato con VIS (ente capofila), Fondazione Museke e don Bosco 2000.
L'obiettivo generale del progetto è quello di contribuire all'ampliamento delle opportunità per i gruppi vulnerabili di due regioni senegalesi ad alto impatto migratorio (Kaolack e Tambacounda), al fine di migliorare le loro condizioni di vita e regolare la gestione dei flussi migratori, evitando così le violazioni dei diritti umani causate dalla migrazione.
L'obiettivo specifico è quello di promuovere lo sviluppo locale nelle regioni di Kaolack e Tambacounda come chiave per l'attuazione efficace di politiche migratorie circolari e territorializzate, ispirate al rispetto dei diritti umani e alla realizzazione di una rete rafforzata di attori pubblici e privati senegalesi, italiani e della diaspora.
COOPI si occupa dal 2000 del settore migrazioni attraverso progetti di sviluppo in Africa occidentale. Questi interventi sono focalizzati a sostenere le iniziative della diaspora africana in Italia per promuovere la migrazione circolare, lo sviluppo locale e l'occupazione giovanile nelle aree fortemente interessate dalla migrazione. L'organizzazione ha attualmente un ufficio regionale a Dakar e realizza diversi progetti sulla migrazione che coprono Senegal, Gambia, Mali e Niger.