04-06-2018 | di COOPI
Sicurezza alimentare e rischi climatici in Niger: le donne al centro
In Niger la sicurezza alimentare è una sfida sempre aperta alla quale COOPI non si sottrae e per la quale appoggia le comunità locali da ormai 7 anni.
Tra giugno 2016 e giugno 2017, grazie al finanziamento dall’Unione Europea , in 51 villaggi dei comuni di Soucoucoutane e di Dogonkiria, nel sud-ovest del Niger, più di 1.000 donne hanno preso parte alle attività organizzate da COOPI, volte al miglioramento delle loro condizioni di vita attraverso la diversificazione alimentare.
I beneficiari delle attività sono stati formati sulle tecniche di costruzione ed i benefici apportati dall’utilizzo di tecniche di cottura migliorate, ovvero la riduzione della dispersione termica con conseguente diminuzione della quantità di legno da utilizzare per la preparazione dei pasti. Inoltre sono stati supportati nella coltivazione di gombo e moringa e sulla trasformazione delle arachidi, grazie anche all’installazione di quattro mulini e un fondo di gestione della microimpresa. Infine, le donne supportate dal progetto hanno beneficiato di distribuzioni di materiale agricolo (piccoli attrezzi e sementi orticole) e hanno risposto ad un’inchiesta mirata alla definizione delle tematiche da trattare durante le campagne di sensibilizzazione sull’educazione alimentare e l’igiene.
La costruzione di cucine migliorate, il sostegno alla catena di trasformazione delle arachidi come attività generatrici di reddito in favore delle donne e l’accompagnamento alla produzione di gombo e moringa sono solo alcune delle attività che COOPI realizza in Niger grazie al progetto intitolato “Miglioramento della resilienza climatica e della sicurezza alimentare” .
Il progetto, che terminerà a giugno 2019, ha identificato due comuni rurali (Dogonkiria e Soucoucoutane, situati nella parte settentrionale del dipartimento di Dogondoutchi, a tre ore di macchina della capitale) come zone a rischio, in quanto si trovano in aree isolate (lontano dalle strade principali e dalle grandi aree metropolitane) e sono altamente vulnerabili agli shock climatici. Il settore agricolo-zootecnico affronta seri limiti di sviluppo legati ai cambiamenti climatici, all'avanzamento delle terre degradate, alla mancanza di pascoli e di sementi migliorate, cioè resistenti alla siccità.
Il coinvolgimento delle donne è di capitale importanza per il raggiungimento degli obiettivi del progetto. Non solo in quanto esse sono le principali responsabili e protagoniste dell’alimentazione delle famiglie, ma anche per la loro capacità di divulgazione dei messaggi e di coinvolgimento delle diverse comunità. Dopo il primo anno, un numero altissimo di donne ha partecipato alle formazioni specifiche e alla distribuzione di utensili e sementi. «La strada verso la resilienza è ancora lunga»- dice Giacomo Fassi, responsabile del progetto-, «ma COOPI continuerà a sostenerle e monitorarle durante l’intero corso del progetto al fine di raggiungere insieme l’obiettivo comune e intraprendere nuove sfide».