Siria. Tornare a provare speranza.
marker icon Siria   
19-02-2020 | di COOPI

Siria. Tornare a provare speranza.

Sarab è una madre single che vive a Nole, villaggio nel Ghouta orientale, Damasco rurale. Un giorno, mentre stava camminando verso la stazione del treno, ha perso la gamba a causa dell’esplosione di una mina inesplosa. Questo incidente ha cambiato la sua vita drasticamente. Dopo un lungo periodo in ospedale, ha deciso di rimanere a casa lasciando il suo lavoro di maestra presso la scuola elementare locale.

Spiega: “Quando sono tornata a casa dall’ospedale, ero sopraffatta. Pensavo che non sarei mai stata più capace di occuparmi di mio figlio e di avere una vita normale”  

Sarab ha sentito parlare di COOPI da altri abitanti del villaggio. Ha deciso di partecipare ad una delle sessioni di sensibilizzazione sulle bombe e mine inesplose (UXO) di modo da essere più informata, capire cosa le aveva provocato quel grande dolore e per imparare ad evitare che l’incidente potesse ripetersi. Inoltre, ha deciso di partecipare ad altre sessioni sulla prevenzione dell’abbandono scolastico. Dopo un incontro con un assistente sociale di COOPI, ha affermato che grazie alle attività alle quali aveva partecipato ha iniziato a provare nuovamente speranza. Sarab ha realizzato che nonostante avesse perso la gamba, era ancora viva.

Ero felice, dopo tanto tempo”.

Ha deciso di tornare al lavoro e di sensibilizzare gli studenti su UXO. COOPI le ha fatto visita negli ultimi mesi e ha potuto testimoniare i suoi miglioramenti.

Da settembre 2018, COOPI assiste le persone più afflitte dal conflitto nella zona di Nashabye, grazie al progetto “Assistenza d'emergenza e costruzione di resilienza per la popolazione colpita dal conflitto di Nashabye, Ghouta orientale”, finanziato dalla Commissione Europea (ECHO, Dipartimento per gli Aiuti umanitari e la Protezione civile). COOPI ha valutato i bisogni e identificato le situazioni più gravi e complesse concentrandosi sulla protezione di bambini, donne e persone con disabilità. Si è focalizzata su una protezione basata sulla comunità, ha realizzato sessioni di sensibilizzazione sui residui di guerra, si è occupata di assistenza alle persone nell’accesso ai loro diritti ed ha organizzato attività per i bambini.

COOPI ha fornito pasti caldi, sementi e polli per far fronte all’emergenze che le popolazioni stavano vivendo. Ad esempio, ha fornito semi di ortaggi a Sarab così da aiutarla nella produzione di cibo nel suo giardino di modo da ridurre i costi e per essere più indipendente.

Infine, da giugno 2019, l’Unità mobile di COOPI ha assistito la popolazione di Nashabye con servizi di supporto psicologico, aiutando coloro che soffrivano per traumi causati dai 5 lunghi anni di assedio della zona. Grazie a queste attività COOPI ha raggiunto oltre 3.500 persone aiutandole a migliorare la loro salute mentale.