Sudan. La risposta di COOPI all'emergenza rifugiati etiopi ad Hamdayet
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23-11-2020 | di COOPI

Sudan. La risposta di COOPI all'emergenza rifugiati etiopi ad Hamdayet

Grazie al repentino sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), a partire dal 14 novembre, COOPI - Cooperazione Internazionale sta fornendo 40.000 litri di acqua al giorno ai rifugiati etiopi ad Hamdayet, in Sudan, attraverso l’uso di autobotti.

Hamdayet è un villaggio situato nello stato del Kassala, al confine con l’Eritrea e l’Etiopia e rappresenta il principale punto di ingresso della popolazione in fuga dalla regione del Tigray, in Etiopia, a causa del conflitto tra Tigray People’s Liberation Front (TPLF) e Ethiopian Defense Forces (EDF). Nel giro di una settimana, Hamdayet ha registrato quasi 27.000 richieste di asilo politico; un numero importante, se lo si confronta con il dato dei circa 40.000 rifugiati totali registrati da UNHCR in Sudan, ieri.

Dati UNHCR aggiornati al 21 Novembre 2020.

Di fronte a questa situazione, COOPI si è immediatamente attivata per rispondere ai bisogni più urgenti sia della popolazione rifugiata in territorio sudanese che di quella ospitante, il primo dei quali è l’approvvigionamento di acqua potabile, tramite fondi già previsti per il progetto “Iniziativa di emergenza per migliorare l'accesso all'acqua e la sicurezza alimentare, la gestione delle risorse naturali e la salvaguardia dell'ambiente nello stato di Kassala”, finanziato da AICS.

Hamdayet sta affrontando una lunga serie di carenze che riguardano soprattutto il settore Acqua e Igiene: scarsità di latrine, mancanza di punti di lavaggio, assenza di sistemi di gestione dei rifiuti sono tra i principali problemi che stanno contraddistinguendo in negativo l’esperienza dei rifugiati ad Hamdayet. Il team di COOPI in Sudan sta lavorando per trovare risposte a tutte queste problematiche.

Si ringrazia Giampaolo Pastorelli per la collaborazione.