13-05-2024 | di COOPI
Sudan. Rifornimento d'acqua per la famiglia di Abu: l'intervento salvavita di COOPI
Abu Al-Qasim Ahmed Abkar Hassan, abitante della località di Tawilla, nello Stato del Nord Darfur, in Sudan, è stato costretto a fuggire dalla sua casa con la moglie e i 6 figli a causa dello scoppio della guerra, e a percorrere 61 km a piedi per raggiungere un campo sfollati a El Fasher, faticando a procurarsi acqua e cibo. Poi ha incontrato COOPI - Cooperazione Internazionale che, in qualità di leader del consorzio con GOAL e United Peace Organization (UPO), stava distribuendo acqua e beni non alimentari alla popolazione sfollata residente nella scuola elementare femminile di Tombasi, nella zona sud di El Fasher, nell'ambito del progetto finanziato dal Coordinamento delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (OCHA) “Risposta multisettoriale in materia di acqua, servizi igienici e sanitari, violenza di genere, salute e nutrizione rivolta alle comunità vulnerabili di Saraf Omra, AS Serief e At Tina nel Darfur settentrionale”.
Il progetto, iniziato nel settembre 2022 e terminato nel dicembre 2023, mirava ad aumentare le capacità delle popolazioni sfollate, dei rimpatriati e dei residenti di far fronte alle proprie necessità familiari. In particolare, COOPI ha contribuito a fornire tempestivamente assistenza multisettoriale salvavita alle persone colpite dalla crisi per ridurre la mortalità e la morbilità, anche attraverso la distribuzione di kit di beni non alimentari composti da teli, stuoie per dormire, coperte, teli di plastica, set da cucina, zanzariere e lampade solari a 3 campi per sfollati interni - Al Salam, Zam Zam e Abu Shouk - e a 4 scuole di El Fasher - Tombasi Girls Primary School, Aljanoubia Girls Secondary School, Ibn seina Boys' Primary School, Um Elgura School.
Abu Al-Qasim è proprio tra i beneficiari per i quali il progetto è stato un vero e proprio salvavita. Prima che COOPI arrivasse alla scuola di Tombasi per distribuire acqua, le condizioni di guerra erano diventate molto dure per lui e la sua famiglia:
Io e la mia famiglia siamo partiti da Tawilla a metà giugno 2023 insieme ad altre famiglie, e abbiamo percorso 61 km a piedi; dopo due giorni di sofferenza sulla strada, siamo arrivati a El Fasher, dove abbiamo trovato molte persone sfollate nella scuola di Tombasi, e abbiamo deciso di restare”
Come ci ha raccontato Abu Al-Qasim, a causa dell'assenza di una fonte d'acqua nei pressi della scuola e dell’elevato costo dell'acqua proveniente dalle autocisterne, la scarsità d'acqua e di cibo stava portando al limite la vita della popolazione sfollata:
Per diversi mesi abbiamo dovuto affrontare gravi sofferenze per ottenere acqua potabile e cibo: l'acqua veniva distribuita, ma in modo irregolare, ed era insufficiente. La mia famiglia doveva comprarla dai carretti trainati dagli asini, ma era molto costosa e non sufficiente: in famiglia consumavamo solo una tanica da 20 litri al giorno. Quando abbiamo finito i soldi, abbiamo smesso di lavarci e di lavare i vestiti”
Grazie ai fondi dell'OCHA, COOPI ha potuto distribuire beni non alimentari, tra cui taniche e tazze d'acqua:
Dall'inizio di dicembre 2023, COOPI ci ha fornito 50 barili d'acqua al giorno per più di due mesi: abbiamo potuto averne a sufficienza per bere, lavarci e lavare i vestiti per adulti e bambini”
Abu Al-Qasim è profondamente grato per il prezioso lavoro svolto da COOPI e continua a ringraziare tutti gli operatori umanitari che incontra, augurandosi che questa guerra che gli ha portato via tutto un giorno finisca:
Lode a Dio, a nome della mia famiglia e degli sfollati che vivono con noi, per il prezioso lavoro umanitario che COOPI ha svolto nei confronti degli sfollati e di coloro che fuggono dal flagello della guerra e del conflitto, fornendoci acqua e beni non alimentari. La mia unica speranza è di poter tornare presto a casa in sicurezza”
COOPI è presente in Sudan e nel Nord Darfur dal 2004, dove attua interventi di sviluppo e assistenza umanitaria e sostiene i gruppi più vulnerabili, colpiti da conflitti e gravi disastri, tra cui rifugiati, sfollati e comunità ospitanti. COOPI ha attivato una risposta rapida all'emergenza, fornendo assistenza umanitaria agli sfollati principalmente attraverso interventi idrici, igienico-sanitari e attività non alimentari, distribuendo acqua potabile e beni di prima necessità quali coperte, piccoli utensili da cucina, contenitori per l'acqua, teli di plastica e corde, ed allestendo rifugi temporanei in attesa di siti per gli sfollati.