Il terrore non spaventa l'educazione
14-07-2017 | di COOPI

Il terrore non spaventa l'educazione

In Nigeria le persone che scappano dalle violenze del gruppo terroristico di Boko Haram sono ancora troppe. La presenza degli sfollati è molto critica soprattutto a Maiduguri: il solo capoluogo dello stato del Borno ne ospita circa 350mila, su un totale di 1.825.321 IDPs in tutto il Nord-Est della Nigeria.

A pagarne le conseguenze sono soprattutto i bambini che perdono i loro familiari, fuggono dalle loro case e vivono in una situazione che li espone al rischio di abuso e sfruttamento. Molti di loro non studiamo perché devono lavorare. Le scuole non sono luoghi sicuri perché diventano gli obiettivi primari di Boko Haram. Spesso gli studenti e gli insegnati sono stati rapiti o uccisi.

Educare in sicurezza

COOPI, con il supporto dell' Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), è sul campo con l'"Intervento per estendere l'accesso all'educazione (formale e non formale) di qualità e supporto psicosociale per i minori in età scolare presso i villaggi d'accoglienza e le comunità sfollate dell'area urbana di Maiduguri".

Con il progetto aumenterà il numero dei bambini vulnerabili che avrà accesso a spazi educativi sicuri. L'azione di COOPI prevede la ristrutturazione delle classi già presenti all'interno di 10 scuole pubbliche e l'installazione di servizi igienico-sanitari adeguati. Inoltre verranno allestite 50 classi temporanee per ospitare 50 minori ciascuna ed entrambe le tipologie di aule (già esistenti e temporanee) riceveranno una nuova fornitura di arredi e materiale scolastico.

Non solo bambini

All'interno delle classi di emergenza ci saranno attività educative ed extra-scolastiche, come ad esempio laboratori creativi, rivolte ai bambini dai 6 ai 12 anni e ai ragazzi dai 12 ai 17 anni. Grazie a queste attività i bambini potranno sviluppare le loro abilità relazionali e comunicative. Ogni classe avrà un comitato scolastico che affiancherà gli operatori di COOPI nelle attività di pianificazione e gestione del lavoro.

Anche le donne, gli uomini e gli anziani saranno coinvolti nel progetto. Loro parteciperanno agli eventi e ai focus group finalizzati alla sensibilizzazione della comunità sulle tematiche di protezione, norme igienico-sanitarie e nutrizione.

Infine, lo psicologo di COOPI garantirà supporto psicosociale scolastico e familiare. Il primo è rivolto ai minori con problemi specifici e agli insegnanti durante la realizzazione delle attività didattiche. Il supporto familiare invece è stato pensato per le famiglie dei minori in difficoltà.