01-07-2016 | di COOPI
Un freno all'emergenza sanitaria in Nord Kivu
103 persone rientrate, 45.662 sfollati e 51.323 sfollati. In totale, sono state 97.088 le persone nella Provincia del Nord Kivu - Repubblica Democratica del Congo ? che hanno ricevuto un consulto medico.
Da oltre 15 anni il Paese versa in una situazione di conflitto che ha messo in ginocchia l'economia e costretto la popolazione a spostarsi altrove. Gli sfollati aumentano, le condizioni igieniche e sanitarie peggiorano, mentre malattie e malnutrizione si diffondono a macchia d'olio facendo aumentare in modo preoccupante il tasso di mortalità e morbilità.
Dal 2014, l'emergenza sanitaria è una costante che ci preoccupiamo di arginare tramite interventi sul fronte sanità, protezione e cura della malnutrizione grazie alla collaborazione con tre poste sanitarie nelle zone di Ngungu, Ruyaba e Kibabi. I maggiori beneficiari sono bambini di età inferiore ad un anno e donne incinte: 14.064 e 10.637, rispettivamente.
Quest'anno, dal 12 novembre al 29 febbraio, 4.974 persone malate di malaria nel distretto sanitario di Miano hanno ricevuto cure mediche gratuite. Secondo le stime, sono stati 42.030 i bambini da 0 a 11 mesi ad essere stati vaccinati e 100 i bambini da 1 a 5 anni. Sul fronte prevenzione "al femminile", la realtà ha superato le aspettative di oltre il doppio: su 5.407 beneficiari attesi, abbiamo visitato 13.080 donne, di cui abbiamo assistito durante il parto 6.763.
Ma guerra significa violenza e fame: l'86% delle vittime di violenze sessuale è stato soccorso entro le prime 72 ore dall'incidente - 133 donne e 19 uomini - e 3.638 bambini di età inferiore a 5 anni con gravi problemi nutrizionali hanno avuto accesso a cure ed assistenza di qualità.
L'intervento di COOPI in Nord Kivu è stato finanziato dalla Direzione generale per gli Aiuti umanitari e la protezione civile (ECHO) della Commissione Europea.