Giornata Mondiale dell'Alimentazione: salvaguardare l'ecosistema e le popolazioni rurali
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14-10-2016 | di COOPI

Giornata Mondiale dell'Alimentazione: salvaguardare l'ecosistema e le popolazioni rurali

"Il clima sta cambiando. L'alimentazione e l'agricoltura anche" E' questo il messaggio delle Nazioni Unite per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2016: l'agricoltura e il sistema alimentare devono adattarsi alle avverse conseguenze del cambiamento climatico, diventando più resilienti, produttivi e sostenibili.

I punti di partenza sono due: da un lato, il cambiamento climatico colpisce fortemente la produzione alimentare in tutto il mondo, soprattutto nelle zone più povere del pianeta, dall'altro la popolazione mondiale è in costante aumento e ci si aspetta raggiungerà i 9,6 miliardi entro il 2050.

In occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2016, COOPI ha raccolto la testimonianza di Akheyé, del villaggio Gredaya (prefettura di Tourba) in Ciad, nell'ambito del progetto di intervento multisettoriale di lotta all'insicurezza alimentare e alla malnutrizione nella Région de Hadjer Lamis, finanziato dall'Unione Europea

 

Qual era la situazione del villaggio?

"Prima dell'arrivo di COOPI, non conoscevamo le tecniche di orticoltura, non vendevamo i nostri prodotti e non avevamo i mezzi per avere accesso alle attrezzature e a materiali adeguati. Per questo motivo la situazione sociale ed economica per le nostre famiglie era molto difficile".

Quali sono stati i cambiamenti con il progetto?

"Abbiamo imparato molto sulla produzione orticola, la situazione è migliorata. L'orticoltura ci permette di avere produtti tutto l'anno. Riusciamo a produrre molte altre varietà che vendiamo al mercato e ad ottenere di conseguenza più guadagni, migliorando le condizioni di vita delle nostra famiglie".

Quali sono state le azioni concrete?

"COOPI ha appoggiato la nostra comunità aiutandoci a pianificare il terreno a nostra disposizione e a installare un sistema di irrigazione. Non è stato solo un aiuto pratico attraverso la fornitura dei materiali, le varietà di sementi, il carburante, ma soprattutto una formazione utile sulla preparazione del terreno, la semina, la manutenzione degli spazi e l'utilizzo del fertilizzante e del compostaggio".

 

Il Ciad fa parte della striscia del Sahel dove si sono succedute due gravi crisi alimentari negli ultimi 10 anni a causa del cambiamento climatico; per questo il sostegno alle comunità come quella di Akheyé nella pianificazione della produzione alimentare e nella gestione del territorio è fondamentale per garantire loro un futuro sostenibile.

In previsione della Conferenza sul Cambiamento Climatico il prossimo novembre a Marrakech (Marocco), possiamo dire con le Nazioni Unite che "rafforzando la capacità di ripresa dei piccoli agricoltori, possiamo garantire la sicurezza alimentare per la popolazione con sempre maggiori problemi di fame ed anche ridurre le emissioni" e che coltivare in modo sostenibile significa adottare pratiche che fanno produrre di più con meno, utilizzando le risorse naturali con saggezza: l'unico modo per garantire il benessere degli ecosistemi e della popolazione rurale.

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