10-01-2023 | di COOPI
Alberto, addio
È con grande dolore che annunciamo la prematura scomparsa di Alberto Cogo, Amministratore di COOPI – Cooperazione Internazionale per 14 anni, nell’arco temporale tra il 2006 e il 2022.
Alberto, da qualche mese neo-pensionato, aveva iniziato a collaborare con COOPI nel 1981, quando era obiettore di coscienza: già allora il fondatore e presidente, padre Vincenzo Barbieri, gli aveva affidato il compito di “tenere i conti”, tra le tante altre mansioni operative.
Oltre a COOPI, aveva lavorato con altre Fondazioni attive in Italia, dopo un lungo trascorso di successo nel settore profit. Nell’ultimo anno, aveva accettato con entusiasmo di portare la sua esperienza e professionalità al servizio della “Scuola di Cooperazione Internazionale”, entrando a far parte del suo Consiglio di Amministrazione.
Da giovane, aveva iniziato come docente delle Scuole Superiori e forse da questa esperienza gli veniva la grande capacità di spiegare in maniera semplice il complesso mondo dei numeri. Sempre da ragazzo, era impegnato nello scautismo cattolico e aveva dato un grande impulso alla definizione del metodo della branca Lupetti, la sua preferita.
Affabile, cordiale, intelligente, colto e generoso. Ognuno di noi serba un ricordo buono di lui e, riconoscenti di ciò che ci resta, ci stringiamo con affetto alle sue amate Giovanna e Caterina.
I funerali si svolgeranno il 12 gennaio alle ore 14,45 presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Segreta in Piazza Nicolò Tommaseo, Milano.
Il ricordo del Presidente Claudio Ceravolo:
"Alberto per noi non è stato solo un Amministratore capace e molto competente, è stato un amico e un compagno di viaggio per tantissimi anni.
Alberto ha assunto l'incarico di Amministratore nel 2006, in anni in cui l'intero sistema di gestione amministrativa dell'Associazione doveva essere ricostruito.
COOPI deve tantissimo ad Alberto, che ha svolto il suo incarico con tanta competenza ma anche con umanità e capacità di valorizzazione dei propri collaboratori.
Lascia in tutti noi un vuoto incolmabile".