Attenzione popolazione! Si comincia l'evacuazione!
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21-04-2016 | di COOPI

Attenzione popolazione! Si comincia l'evacuazione!

Il sole comincia a coricarsi al Villaggio Gari di Saint Philomene, nel Comune di Tabarre, e i bimbi approfittano degli ultimi minuti di luce prima che la notte arrivi. Nei dintorni scorre la Rivière Grise, il fiume che, in seguito a forti temporali, ha più volte provocato delle inondazioni. La signora Molina Orizar abita proprio di fianco alla Rivière Grise e, mentre macina dei chicchi di caffé, ci racconta di aver visto la propria casa fluttuare sulle acqua del fiume durante il Ciclone Sandy del 2012. In seguito è stata costretta a trasferirsi con tutta la famiglia da un'amica, dove è rimasta per un anno in attesa di tornare in un'altra zona a rischio. Le scarse risorse economiche, infatti, le impediscono di trovare un luogo piu sicuro.

C'è fermento nel quartiere. Le Squadre di Intervento Comunitario (EIC) hanno appena lanciato l'allarme, e uno dei membri grida nel megafono : "Allarme arancio ! Siate vigilanti ! Preparatevi ad evacuare ! Preparate i vostri kit d'emergenza per la famiglia". Gli abitanti si affrettano allora verso le proprie abitazioni, per preparsi a una possibile evacuazione. E' l'ordine che hanno ricevuto negli ultimi giorni, durante la sensibilizzazione fatta dalle EIC nella zona. Ormai è tutto pronto per cominciare l'esercizio d'evacuazione.

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Un membro della squadra di intervento della comunità di Saint Philomène, lancia il codice arancione alla popolazione di Tabarre, Port-au-Prince, Haïti. Photo: COOPI[/caption]

Nell'ambito del progetto DIPECHO "Rafforzamento delle capacità di preparazione, mitigazione e risposta alle catastrofi delle comunità urbane più vulnerabili in Haiti", finanziato dalla Direzione Generale della Commissione Europea per l'Aiuto Umanitario e la Protezione Civile (ECHO), il Comitato Dipartimentale di Gestione dei Rischi e Disastri dell'Ovest (CDGRD) e COOPI hanno sviluppato una metodologia per realizzare degli esercizi d'evacuazione a livello comunitario in caso di diversi tipi di rischi. Oggi, per esempio, è il caso di un cedimento del terreno. Un pericolo di cui, a cause dei forti temporali, Saint Philomène è stata vittima durante la stagione ciclonica del 2012.

Alle 17:10, il Comitato Locale della Protezione Civile (CLPC) trasmette l'allarme arancio al capo della EIC di Saint Philomène. Nello scenario preparato per tale esercizio la situazione metereologica peggiora sempre più, ed è allora assolutamente necessario procedere all'evacuazione. Poiché quest'ultima è gestita da diversi attori locali, anche la Croce Rossa Haitiana et gli Scout vengono allertati. In caso di una possibile catastrofe, infatti, è necessario che tutti gli attori locali equipaggiati intervengano per aiutare la populazione.

L'ora è finalmente arrivata. Alle 17:30 la sirena e i fischietti degli EIC cominciano a suonare, l'allarme è lanciato. «ATTENZIONE,POPOLAZIONE!! SI COMINCIA L'EVACUAZIONE!! Prendete i vostri kit d'emergenza per la famiglia, prendete per mano i vostri bimbi e uscite dalle vostre case seguendo il cammino d'evacuazione».

La popolazione selezionata, circa 120 persone, inizia ad evacuare. Il percorso è segnalato dai membri della Protezione Civile e dagli Scout, posizionati agli angoli e agli incroci delle strade. Alcune donne portano il proprio kit d'emergenza per la famiglia sulla testa. I bimbi guardano stupiti tutto ciò che avviene, non capiscono perché le loro mamme non li lascino liberi e stringano forte le loro manine. In lontananza si sentono dei gemiti, è una delle "vittime" che avanza zoppicando sorretta da uno Scout. Sul petto porta un cartoncino rosso, che indica che la ferita al ginocchio è grave. Le EIC hanno precedentmente provveduto alla separazione dei feriti, identificando i casi più gravi, cioè coloro che hanno la precedenza nel ricevere le prime cure mediche.

La popolazione comincia a raggiungere il punto di ritrovo, alla fine del percorso. Le vittime sono pian, piano circondate da coloro che rappresentano i diversi attori locali (idenficabili grazie ai colori delle magliette: arancio per la Protezione Civile, marrone per gli Scout, giallo per le EIC e rosso per la Croce Rossa). E' il cordone di sicurezza, che permette di proteggere i feriti e di prestar loro le prime cure. Le EIC approfittano allora di questo momento per spiegare ai partecipanti i rischi che incombono sulla zona e l'importanza di esserne sempre preparati.

La notte comincia a calare e le EIC accendono i loro frontalini per illumiare l'azione della Croce Rossa Haitiana. A questo punto si vede un membro del Comitato Comunale della Protezione Civile (CCPC) avvicinarsi ad uno del Comitato Locale della Protezione Civile (CLPC): si stanno scambiando il segnale di fine allarme. Secondo lo scenario, infatti, il CCPC ha ricevuto le indicazioni dal CDGRD per comunicare alla popolazione, attraverso le EIC, la fine dell'emergenza.

Gli abitanti cominciano a disperdersi tra le vie del quartiere, commentando e mostrando le foto dell'esperienza. Sono i primi impatti dell'esercizio d'evacuazione.

Di Mercedes Aguerre