04-07-2024 | di COOPI
Lago Ciad. Il cucito come strumento di riscatto ed empowerment per le donne sfollate
Il bacino del Lago Ciad rimane l'epicentro di una crisi umanitaria preoccupante nella regione, frutto di continui attacchi da parte di gruppi armati non statali, delle conseguenze del cambiamento climatico, e di un alto tasso di povertà e sottosviluppo. A causa di questa crisi interminabile, il numero di sfollati nella regione continua a crescere. Tra loro c'è Halima, che non si è però lasciata sopraffare dalla frustrazione: ha scoperto una nuova passione e l'ha trasformata in un lavoro. Per molti sfollati come Halima, il corso di cucito organizzato da COOPI grazie ai Fondi delle Nazioni Unite per il consolidamento della pace (UNPBF), non è stato solo un'attività di svago, ma anche un mezzo di riscatto, uno spazio nel quale ritrovare il proprio benessere psicologico.
Halima aveva solo 11 anni quando la sua vita è stata sconvolta dal conflitto. Originaria di un piccolo villaggio della provincia del Lago Ciad (Djoukouli), aveva trascorso un'infanzia tranquilla con la sua famiglia, svolgendo le faccende domestiche e frequentando la scuola elementare del villaggio. Tuttavia, la crescente violenza nella regione, causata dalla presenza di gruppi armati non statali, ha costretto lei e la sua famiglia a fuggire dalla loro casa e a rifugiarsi in un campo per sfollati interni.
La vita nel campo è difficile: le risorse sono limitate e il futuro è incerto. I giorni si susseguono, scanditi dall'attesa e dalla speranza di poter un giorno tornare a casa. È in questo contesto che COOPI-Cooperazione Internazionale, ha lanciato il progetto “Genere e pace: mobilitiamoci per un processo di costruzione della pace inclusivo nella Provincia del Lago”. Il progetto è finanziato dal Fondo dell’ONU per il consolidamento della pace e dal governo britannico e mira non solo a sviluppare le capacità delle organizzazioni femminili, ma anche a promuovere attività socioeconomiche direttamente tra le donne e le giovani donne.
Tra le numerose iniziative del progetto, sono stati organizzati laboratori di cucito per ragazze e donne vulnerabili del campo sfollati e delle comunità ospitanti. Halima, curiosa e motivata, si è iscritta non appena ha saputo di questa opportunità.
Iniziare è stata una sfida per Halima, che non aveva mai usato una macchina da cucire. Tuttavia, grazie alla guida paziente degli istruttori e al suo impegno, ha imparato rapidamente le tecniche di base. I laboratori di cucito non insegnano solo le competenze tecniche, ma offrono anche uno spazio di sostegno psicologico e di sviluppo personale.
Halima ha imparato a creare abiti, accessori e persino oggetti decorativi. Si è anche iscritta a corsi di alfabetizzazione e ha sviluppato il senso degli affari imparando a calcolare i costi e a stabilire i prezzi, cosa che l'ha aiutata a vedere il cucito non solo come un hobby, ma come una reale opportunità di guadagno.
Oggi, a 16 anni, Halima non è solo un'apprendista sarta di talento, ma anche una giovane imprenditrice di grande ispirazione. Sogna di aprire un giorno una propria sartoria e di formare altre ragazze sfollate, condividendo le sue competenze e il suo entusiasmo.
La storia di Halima dimostra che anche nelle avversità è possibile costruire un futuro migliore. Per questo il progetto Genere e Pace di COOPI sostiene donne come Halima non solo offrendo loro una formazione professionale, ma anche concentrandosi sul loro benessere, affinché possano ritrovare la speranza e il desiderio di riscatto.
COOPI opera in Ciad dal 1976, intervenendo con un approccio multisettoriale. Nelle regioni Lac e N'Djamena, fornisce educazione in emergenza per i bambini sfollati interni e delle comunità locali, offre supporto psicosociale alle vittime di traumi e promuove il consolidamento della pace, con un focus particolare sull’empowerment delle donne, la violenza e le discriminazioni di genere e la prevenzione dei conflitti.