27-01-2016 | di COOPI
Cosa porteresti con te in caso di emergenza? Yon Kit Byen Vit!
Ad Haiti prosegue il programma di COOPI per la prevenzione dei disastri.
Cos'é e come preparare un kit di sopravvivenza familiare? A questa domanda hanno saputo ben rispondere le 9 famiglie haitiane che hanno partecipato il 16 ottobre 2015 a un concorso molto particolare: Yon Kit Byen Vit! (Creolo : Il tuo kit, fatto bene e in fretta!).
Il concorso, organizzato da COOPI - Cooperazione Internazionale e dall'Alliance for Disaster Management and Business Continuity committee (AGERCA), in collaborazione con il comitato tematico haitiano di educazione e sensibilizzazione del pubblico sui rischi di disastri (CTESP), consisteva nel cercare i vari possibili componenti di un kit di sopravvivenza in un mercato, nel minor tempo possibile.
Il luogo scelto per la competizione é stato lo storico Marché en fer di Port au Prince, suggestivo mercato chiuso caduto durante il terremoto del 2010 e ricostruito per la comunità dall'impresa privata di telefonia Digicel. L'evento ha avuto un forte successo mediatico nazionale, con riprese della Televione Nazionale di Haiti (TNH) e decine e decine di media presenti tra radio, stampa e televisioni locali.
Le famiglie che hanno partecipato al concorso sono alcuni dei beneficiari del progetto in corso di COOPI sulla riduzione dei rischi dei disastri (DRR) finanziati da DIPECHO in consorzio con GOAL. Uno dei cardini del progetto è la sensibilizzazione della popolazione alla DRR, con un particolare focus sulla preparazione ai disastri e su una migliore gestione delle risorse disponibili.
Alcuni degli accorgimenti che possono salvare molte vite sono infatti semplici, ma non scontati.
"È solo preparandosi che si possono ridurrei rischi dei disastri. Un esempio semplice ed efficace è quello di prevedere almeno un kit di sopravvivenza sempre pronto in casa in caso di catastrofe, che dovrebbe includere una busta in plastica resistente all'acqua con i documenti delle persone che evacuano e scorte sufficienti per resistere due giorni in un luogo diverso dalla propria casa o all'addiaccio", spiega Morena Zucchelli, capo-missione di COOPI ad Haiti ed esperta di DRR.
A maggio 2015, più di 1800 beneficiari, previsti dal progetto indicato, (tra cui le famiglie partecipanti al concorso) sono state formate sul piano d'urgenza familiare (PUF), un semplice ed efficace strumento informativo, realizzato dal CTESP con il concorso di molte ong internazionali e locali e validato dalla Protezione Civile Nazionale Haitiana per spiegare alle famiglie cosa fare in caso di emergenza, chi chiamare, come eventualmente evacuare e cosa ci deve essere nel kit di sopravvivenza.
"Nel kit abbiamo messo: medicine, radio, candele, sapone, riso, cibo in scatola e un coltello" dice Florence, una bellissima bambina di 7 anni che ha partecipato con sua madre e le sue tre sorelline più piccole al concorso. Altre cose importanti che possono essere presenti in un kit di sopravvivenza sono, per esempio: materiale di pronto soccorso, soldi, torce elettriche e batterie, fiammiferi impermeabili, apriscatole, cibi in scatola e preconfezionati, acqua potabile e pentolini per bollire l'acqua da bere e per cucinare.
Una caratteristica fondamentale dei progetti di DRR di COOPI in Haiti è il prezioso partenariato con AGERCA, un'innovativa rete di imprese di Haiti per creare un legame fra il settore privato e la società civile per promuovere la DRR e la continuità delle azioni socio-economiche dopo un disastro.
"AGERCA e COOPI preparano piani di evacuazione e d'urgenza accompagnati da regolari esercizi di simulazione, per le imprese private che ne fanno richiesta. Queste, si impegnano a loro volta a sostenere piccoli progetti sulla DRR (manutenzioni o nuove piccole opere) nelle comunità dove loro stesse sono presenti con la fabbrica o tramite dei rivenditori" spiega Sarah Taluy, direttrice esecutiva di AGERCA. "Questi accordi assicurano la durabilità dei progetti e l'impegno del settore privato nella sua stessa comunità, a beneficio di tutti".
di Lara Palmisano (COOPI - Haiti)
Guarda anche il documentario della giornata: QUI