A sostegno delle donne capofamiglia in Sudan
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09-10-2017 | di COOPI

A sostegno delle donne capofamiglia in Sudan

Le condizioni di sicurezza stanno lentamente migliorando in Nord Darfur e migliaia di persone stanno tornando a casa. In Sudan, si stima siano rientrate 7.713 persone negli ultimi tre anni.
 

Sudan_UNDP_campo_essicazione_pomodori

COOPI, presente nel Paese dal 2004, sta attualmente lavorando con il supporto del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), per favorire la reintegrazione di rimpatriati, rifugiati e sfollati.

Stiamo supportando, in particolare, la popolazione in costante crescita di Um Buru, all'interno dell'unità amministrativa di Orshi, stimolando le principali attività economiche, agricoltura e allevamento.

COOPI sta rispondendo a varie emergenze ad Um Baru, attraverso principalmente la costruzione di infrastrutture idriche di emergenza. Dal 2015, attraverso un approccio multi-settoriale, abbiamo iniziato ad integrare l'accesso all'acqua con la sicurezza alimentare e l'allevamento sostenibile. La riparazione della diga di Orshi, che abbiamo effettuato nel 2016, consente di raccogliere l'acqua piovana, prevenire alti tassi di evaporazione e di fornire acqua per l'allevamento, l'agricoltura e l'uso domestico in caso di siccità.

 

Sudan_UNDP_beneficiaria

Asha Ibrahim Ahmed
, una delle beneficiarie del nostro progetto, ci ha raccontato come la sua vita sia migliorata, dopo l'avvio di un'attività di autosostentamento legata al settore agricolo.

Asha ha vissuto per tanti anni in un campo profugo in Ciad. Adesso è tornata a casa e la sua preoccupazione principale è come ottenere un accesso continuo al cibo e all'acqua per sè e per la sua famiglia. Lei è madre di sei bambini ed ècapofamiglia, come molte donne di Um Buru (il 78% della popolazione).

 

Sudan_UNDP_watermelons

Da settembre 2016 a giugno 2017, Asha ha coltivato pomodori, gombo, cipolle e angurie. Grazie al nostro supporto e al sistema di irrigazione della diga, quest'anno ha ottenuto un raccolto abbondante. Ha essiccato alcune verdure, vendendole poi ai commercianti locali.

Con il ricavato del commercio, Asha può acquistare medicine e altri articoli alimentari (sale, spezie, olio).

Il successo di questo intervento ci ha permesso di investire su nuovi progetti di riabilitazione di dighe. Innescando questo circolo vizioso, il nostro auspicio è che sempre più persone possano finalmente raggiungere una maggiore sicurezza alimentare.