29-01-2016 | di COOPI
Giornata internazionale per la riduzione dei disastri - Il lavoro di COOPI ad Haiti
La Giornata internazionale celebra nel 2015 le conoscenze indigene e locali che fanno complemento alla scienza moderna per favorire la resilienza alle minacce naturali. COOPI ad Haiti lavora a stretto contatto con le comunità e le istituzioni locali, le organizzazioni della società civile e il settore privato.
Inondazioni, siccità, frane, tempeste tropicali, uragani, terremoti e tsunami: sono solo alcune delle minacce naturali che, inasprite dalla fragile resilienza e dagli effetti del cambiamento climatico, minacciano Haiti.
Secondo l'ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione dei Rischi di Disastri (UNISDR) nel solo 2014, ci sono state nel mondo ben 19,3 milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie case in cerca di fortuna altrove. Haiti, indicata dall'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) come la quinta nazione al mondo a rischio di disastri, è un Paese dove il 96% della popolazione affronta ogni anno due o più crisi di origine ambientale e dove ci sono ancora più di 64.500 sfollati vittime del terribile terremoto del 2010. Con più di un quarto della popolazione che vive in estrema povertà, il livello di capacità per riemergere dalle crisi sono molto basse. Anche piccoli shock possono generare impatti gravemente negativi sulla ripresa socio-economica del Paese e il consolidamento di logiche di sviluppo sostenibile.
Campo sfollati di Villambetta in Port au Prince.
"È soprattutto a livello locale che le capacità di risposta e prevenzione vanno rinforzate urgentemente", spiega Morena Zucchelli, rappresentante di COOPI ad Haiti. "Ecco perché il nostro approccio - in linea con il Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030 - ha la popolazione al suo cardine ed è strettamente legato all'azione concreta per mitigare i rischi di disastri di origine naturale o umana su piccola e grande scala con un focus particolare sulla gestione dell'informazione utile per la gestione del rischio e delle crisi, ovvero per il rafforzamento della resilienza, tanto in contesto rurale come urbano".
Migliorare la gestione dell'informazione nei Paesi e nelle comunità ad elevato rischio di disastri è, infatti, fondamentale per garantire una presa di coscienza effettiva sulle vulnerabilità delle risorse che sono essenziali per il funzionamento e lo sviluppo di un territorio e sui bisogni da colmare.
COOPI ad Haiti è impegnata affinché le popolazioni con cui coopera abbiamo conoscenze adeguate per la gestione del rischio e della crisi. "Studiando un territorio, la sua storia e le attitudini al rischio, conosciamo il contesto con le sue minacce, vulnerabilità e risorse e possiamo definire azioni di mitigazione del rischio adeguate ed opportune. Ad Haiti, COOPI mantiene un'attenzione costante al rafforzamento delle capacità di riduzione dei rischi di disastri delle comunità vulnerabili, e realizza - in stretta collaborazione con istituzioni, imprese locali e organizzazioni della società civile - piani e opere che mirano a rafforzarne la resilienza. Quando conosciamo qual è la nostra esposizione alle minacce naturali, la nostra vulnerabilità, possiamo prepararci affinché la gestione delle emergenze non sorpassi le nostre capacità di risposta provocando nuove vittime e sovvertendo le logiche di sviluppo avviate" conclude la Zucchelli.
Azioni di riduzione della vulnerabilità dovrebbero contemplare: una migliorata pianificazione dell'uso del suolo orientata alla riduzione dei rischi, regole più rigide per l'edilizia, l'attivazione ed il funzionamento dei sistemi di allerta, un'oculata gestione delle risorse naturali, piani di evacuazione e, soprattutto, il consolidamento di una cultura di gestione del rischio a livello istituzionale e comunitario. Le comunità e gli individui devono acquisire piena coscienza dei rischi cui vanno incontro ed essere parte attiva delle attività di rafforzamento della resilienza.
Inoltre, si devono urgentemente realizzare piani per la limitazione delle catastrofi se si vogliono raggiungere i nascenti Global Goals. Essi, dall'11° al 15°, vertono infatti a "rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili", "garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo", "promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico", "conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile" e "proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre"
Attualmente COOPI ha in corso ad Haiti vari programmi di sicurezza alimentare e di riduzione dei rischi di disastri che hanno come obiettivo primario il rafforzamento delle capacità di gestione del rischio e della crisi delle popolazioni vulnerabili attraverso la costruzione di sistemi di informazione geografica sulle risorse e le vulnerabilità del territorio con il sostegno del Dipartimento di Aiuti Umanitari e Protezione Civile della Commissione Europea (ECHO) e l'Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID/OFDA).