19-06-2023 | di COOPI
Giornata Mondiale del Rifugiato: l'impegno di COOPI in America Latina
Oggi, 20 giugno, è la Giornata mondiale del rifugiato, ma sappiamo davvero chi sono i rifugiati? Sono prima di tutto persone che hanno dovuto abbandonare il proprio Paese a causa di conflitti o persecuzioni. Costretti a lasciare la propria casa, il lavoro e la propria stabilità come la famiglia e gli amici, queste persone scappano alla ricerca di un luogo sicuro. Molto spesso non hanno tempo di salutare i propri cari o fare una valigia. Le condizioni che devono affrontare sono estremamente difficili. Per questo motivo, la loro protezione è garantita dal diritto internazionale, che stabilisce che non devono essere espulsi o rimpatriati in situazioni in cui la loro vita o le loro libertà sono a rischio.
La Giornata mondiale del Rifugiato, nata con il fine di intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti e contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati, è stata indetta dalle Nazioni Unite con la Risoluzione 55/76 ratificata nel 2000; si celebra ogni anno il 20 giugno e ricorda l’approvazione della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell’Assemblea Generale nel 1951. Venne celebrata la prima volta nel 2001, al cinquantesimo anniversario della Convenzione.
Questa giornata è l’occasione per incoraggiare e trasmettere comprensione ed empatia nei confronti delle persone rifugiate, alla luce delle complicate circostanze che si trovano ad affrontare e a non dimenticarsi della loro presenza, nonché a difendere i loro i diritti in maniera evidente. Oltre a ciò, si celebra la particolare resilienza di coloro che si trovano a fronteggiare questa difficile situazione.
L’impegno in America Latina e nei Caraibi
COOPI - Cooperazione Internazionale commemora la Giornata Mondiale del Rifugiato attraverso il suo lavoro in tutto il mondo, tra cui l’America Latina e i Caraibi. L'anno 2023, nella regione latino-americana, è stato caratterizzato da una grave crisi economica causata dalle conseguenze della crisi da pandemia da Covid-19 e della guerra in Ucraina, che ha causato instabilità politica in diversi Paesi della regione, oltre alla difficile situazione in Venezuela. Tutto ciò ha reso sempre più possibile la violazione dei diritti umani dei rifugiati e dei migranti. Secondo le Nazioni Unite, nella regione ci sono 20 milioni di sfollati. È per questo che dal 2018 COOPI sostiene i rifugiati della regione con un approccio globale e integrato, attraverso progetti nei settori dell'acqua, dei servizi igienici e sanitari (WASH), della protezione, dei mezzi di sussistenza e dell'integrazione socioeconomica.
COOPI opera a favore dei rifugiati nei seguenti Paesi dell’America latina: Bolivia, Colombia, Ecuador, Guatemala, Haiti, Paraguay, Perù, Venezuela, con 326.887 beneficiari diretti e oltre 2 milioni indiretti. 89 professionisti di COOPI sviluppano i progetti insieme ai principali donatori come Unione Europea, BPRM, UNDP, UNICEF, COOPI Suisse - FOSIT, OIM, ECHO, OCHA e ai partner locali, fondamentali per la realizzazione.
COOPI si impegna a difendere e proteggere i diritti dei rifugiati in armonia con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, senza lasciare indietro nessuno. È importante non solo proteggere, ma anche, e soprattutto, migliorare le condizioni di vita. In particolar modo, quest’anno COOPI in America Latina si impegna a focalizzare l’attenzione sulla loro condizione con attività che diano opportunità di generare reddito.