02-12-2019 | di COOPI
Kananga. 10 club scolastici incoraggiano la coesione sociale tra bambini
Per i circa 57.000 bambini e bambine in età scolare rimpatriati dall’Angola, tornare alla normalità non è facile: la ripresa scolastica, non sapendo la lingua francese ed estranei ai sistemi di apprendimento congolesi, è difficile; ma il reinserimento nella comunità, lo è ancora di più.
Così, con il sostegno di Unicef, COOPI ha avviato il progetto di educazione in emergenza, “Fornire un'educazione inclusiva e di qualità per ragazze e ragazzi di 6-11 anni in Kasai Centrale e presso le divisioni amministrative 1 e 2 in Kananga per la gestione delle attività di educazione”, a favore di 2.934 bambini vulnerabili, di cui 1.467 bambine e ragazze.
Oltre alla distribuzione di materiale scolastico e didattico e all’organizzazione di corsi di recupero per i bambini rimpatriati e per i più vulnerabili, il progetto ha previsto l’istituzione di 10 club scolastici, luoghi sicuri in cui gli studenti si incontrano e vengono accolti durante i mesi di pausa scolastica e dove partecipano ad attività ludiche e ricreative.
Il gioco ha un effetto straordinario sulla coesione sociale e sulla coesistenza pacifica: giocando e partecipando a sessioni di gruppo, bambini e bambine imparano a gestire le frustrazioni, socializzano più facilmente, stimolano la loro creatività e imparano a rispettare il prossimo.
Anche 60 insegnanti e 10 presidi hanno beneficiato della creazione di questi club: qui possono infatti monitorare ragazzi e ragazze, prevenendo così possibili violazioni dei loro diritti, come il reclutamento, il lavoro o il matrimonio forzato, nei mesi di interruzione delle lezioni. Questa sensibilità da parte del corpo docenti è stata rafforzata grazie ai corsi di psicosociologia e di educazione alla pace offerti dallo staff di COOPI.
Eddy Yemba, Capo Progetto di COOPI a Kananga, spiega “Integrare educazione e sostegno psicosociale nei curricula scolastici ha permesso di creare luoghi di apprendimento sicuri, in cui gli studenti fossero liberi di esprimersi e di elaborare il proprio vissuto: ragazzi e ragazze hanno imparato a gestire in modo costruttivo le proprie emozioni, rendendoli più consapevoli dei loro diritti e desiderosi di prendere in mano il proprio futuro”.
Il progetto si concluderà a fine dicembre 2019, ma in previsione di ulteriori 14.615 rimpatriati dall’Angola, COOPI spera di potere prolungare il proprio supporto alle strutture scolastiche e agli insegnanti nelle province di accoglienza.
Dal 2016, il Kananga è colpito da conflitti armati e intercomunitari, che hanno generato una grave crisi umanitaria e la fuga della popolazione verso le regioni o i Paesi limitrofi, come l’Angola. A seguito del rimpatrio di circa 400.000 congolesi, di cui 57.000 bambini e bambine in età scolare, è fondamentale assistere ragazzi e ragazze, affinché ricevano un’istruzione sicura e di qualità.