04-09-2024 | di COOPI
Mali. Un progetto che sa di futuro per i bambini e gli adolescenti più colpiti dalla crisi
I bambini maliani sono tra i soggetti più colpiti dalla crisi multidimensionale che sta attraversando il Sahel. Tra i vari gruppi di bambini vulnerabili, troviamo bambini affiliati a forze e gruppi armati, bambini separati dai genitori o dai tutori, bambini non accompagnati, e bambini sfollati all’interno del loro stesso Paese. Sono loro i beneficiari di un progetto di reinserimento socio-economico e socio-professionale avviato da COOPI - Cooperazione Internazionale a settembre 2023 in collaborazione con le strutture statali, locali e tradizionali. Il progetto "Risposta integrata per rafforzare la resilienza all'insicurezza nutrizionale nel distretto sanitario di Barouéli, regione di Ségou, e assistenza ai bambini colpiti dalla crisi nelle regioni di Bandiagara, Douentza e Mopti", finanziato dall'UNICEF per la durata di 1 anno, mira a potenziare i sistemi comunitari di protezione dell'infanzia, per garantire che i servizi di protezione, salute e nutrizione siano accessibili e adeguati alle esigenze di bambini e adolescenti colpiti dalla crisi.
La storia di Issa: una nuova vita grazie alla formazione idraulica
Tra le molte vite toccate dal progetto, c’è quella di Issa (nome di fantasia), un bambino separato dai suoi genitori, originario del villaggio di Tegueri nella regione di Bandiagara, fuggito insieme ad un altro ragazzo a causa degli attacchi di gruppi armati. Identificato dall’équipe di protezione di COOPI nel sito per sfollati di Bandiagara, Issa ha subito trovato conforto nelle parole e nelle azioni degli operatori di COOPI, che gli hanno offerto sostegno psicologico e la possibilità di partecipare a una formazione professionale in idraulica sanitaria.
Quando sono arrivato a Bandiagara, ero triste e spaventato. Ma grazie a COOPI, ho trovato una nuova speranza e un futuro da costruire",
racconta Issa, ora impegnato nella formazione.
Dopo un mese di corso, Issa ha già sviluppato competenze che lo aiuteranno a diventare autonomo e a sostenere se stesso e la sua famiglia. La formazione non solo gli ha fornito le basi per un nuovo mestiere, ma ha anche ridato speranza a un giovane che aveva perso tutto.
Dalla vulnerabilità all’autonomia: le storie di Salimata e Awa
La giovane Salimata (nome di fantasia), una ragazza di 16 anni proveniente da Diafarabé e sfollata a Ténenkou. è stata identificata da COOPI durante una missione di valutazione e ha ricevuto supporto socio-economico per la sua reintegrazione. Originaria di Diafarabé e di Séné Daga, Salimata è stata costretta a lasciare la sua casa a causa della crisi e, grazie al progetto, ha ricevuto una formazione in allevamento di bestiame ed un kit di reinserimento socio-economico grazie a COOPI. In meno di un anno e mezzo, con il supporto del suo tutore, Salimata ha avviato una piccola attività di allevamento, che presto le permetterà di vendere il primo lotto di bestiame sul mercato.
Grazie a COOPI, oggi posso guardare al futuro con ottimismo e speranza"
afferma il tutore di Salimata, esprimendo gratitudine per l'opportunità offerta alla ragazza.
Anche Awa (nome di fantasia), un'altra ragazza di 16 anni originaria di Dianké, nel cerchio di Youwarou, ha dovuto abbandonare la sua casa a causa delle minacce dei gruppi armati. Attualmente vive in una famiglia di accoglienza temporanea gestita da COOPI – Cooperazione Internazionale a Youwarou. Dopo essere stata identificata dall'équipe di protezione, Awa ha ricevuto sostegno psicosociale e ha partecipato alle attività ricreative negli spazi amici dei bambini, e, grazie all’assistenza di cui ha beneficiato, ha potuto avviare un'attività di allevamento bovino, che le ha permesso non solo di provvedere a se stessa finanziariamente, ma anche di reintegrarsi nella comunità locale.
Comprare e vendere di altri bovini per l'allevamento mi ha permesso di diventare autosufficiente. Ringrazio infinitamente l'ONG COOPI per avermi sostenuta attraverso questa attività generatrice di reddito"
ha dichiarato Awa, testimoniando l'impatto positivo del progetto sulla sua vita.
Sette giovani ex membri di un gruppo di autodifesa
Nel villaggio di Somadougou, sette adolescenti di età compresa tra i 15 e i 17 anni sono stati identificati da COOPI come ex membri di un gruppo di autodifesa. Dopo essere stati smobilitati grazie a una serie di sensibilizzazioni, questi giovani sono stati inseriti in un programma di reinserimento socio-professionale, ricevendo formazione in elettricità ed edilizia. Con il supporto di COOPI e delle comunità locali, i ragazzi hanno intrapreso un percorso che li sta portando a diventare elettricisti qualificati, pronti a rispondere alla crescente domanda di servizi elettrici nei loro villaggi.
Vogliamo usare ciò che abbiamo imparato per aiutare le nostre famiglie e diventare indipendenti",
dichiarano i giovani, felici di aver trovato una nuova strada lontano dalla violenza.
COOPI opera in Mali dal 2013, nelle regioni di Mopti e Ségou, zone che presentano livelli di malnutrizione infantile tra i più alti del Sahel e una preoccupante incidenza di violazioni dei diritti umani, soprattutto a danno dei bambini. L'organizzazione ha sviluppato una serie di interventi mirati, tra cui la protezione dei minori, la sicurezza alimentare e il supporto psicosociale, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni urgenti delle comunità più vulnerabili. Oggi, COOPI continua a lavorare a fianco delle istituzioni governative maliane per garantire che le risposte alle crisi siano tempestive ed efficaci, focalizzandosi sulla salute, la nutrizione e la protezione dei diritti umani. Con cinque progetti in corso e quasi un milione di beneficiari raggiunti dal 2013 al 2022, COOPI rimane un pilastro fondamentale nel panorama umanitario del Mali, sostenendo sfollati, migranti, donne e bambini in un contesto di crisi complessa e prolungata.