L’instabilità politica successiva alla Primavera Araba del 2011, gli atti terroristici del 2015 e la crescente influenza dei partiti islamisti hanno influenzato negativamente l’economia del paese, portando i livelli di disoccupazione, soprattutto giovanile, a livelli mai sperimentati dal paese.
A questo panorama si è aggiunta nel 2020 la crisi pandemica, provocando una perdita di posti di lavoro nei settori del turismo, già al collasso, e quella migratoria (la Tunisia è sia paese di transito che di partenza per l’Europa).
La priorità di COOPI è ridare una speranza economica e sociale ai tunisini e ai migranti in transito attraverso la creazione di ricchezza e di opportunità di impiego, con l’obiettivo simultaneo di contrastare una delle maggiori cause di migrazione e offrire prospettive occupazionali ai giovani che, inoccupati, sono facili prede del reclutamento radicalista.
Presente dal 2020 nel paese, COOPI sta lavorando con partner nazionali e internazionali nella zona della capitale Tunisi.