Dal 2013 il Ciad continua ad accogliere rifugiati nigeriani in fuga dalle violenze di Boko Haram e contemporaneamente fronteggia un numero crescente di sfollati interni a causa degli attacchi estesi anche sul territorio ciadiano. La situazione è particolarmente delicata per i bambini che sono costretti a spostarsi dai villaggi di origine con rischi legati alla loro protezione.
Per tale motivo, COOPI ha creato dei centri di transizione e accoglienza per assicurare la protezione dei bambini usciti dai gruppi armati e/o non accompagnati, in attesa che vengano ricongiunti alle loro famiglie.
Nell’ambito della protezione dell’infanzia, un’attenzione particolare viene riservata alle bambine che sono esposte al rischio di abusi e matrimoni precoci. Il progetto prevede il loro coinvolgimento attraverso attività ludico-ricreative e gruppi di discussione per rafforzare le loro competenze e la loro consapevolezza sulle tematiche di genere. Inoltre COOPI riconosce l’importanza e l’influenza dei leader comunitari, religiosi e delle famiglie a cui indirizza campagne di sensibilizzazione contro la pratica diffusa dei matrimoni precoci e sui diritti dell’infanzia. Il progetto coinvolge circa 70.000 persone.