11-04-2025 | di COOPI
Tutelare il diritto all'acqua per gli sfollati del Sudan
Wadi Halfa e Ad Dabah, situate nello Stato Settentrionale del Sudan vicino al confine con l’Egitto, sono diventate punti di transito fondamentali per migliaia di persone in fuga dal conflitto esploso nell’aprile 2023. Oggi, queste due località accolgono oltre 170.000 sfollati interni, molti dei quali hanno accesso limitato agli aiuti umanitari. Tra le criticità più urgenti c’è la mancanza di acqua potabile sicura: gran parte delle fonti idriche disponibili è contaminata, esponendo le persone a un elevato rischio di malattie legate all’acqua. Per rispondere a questa emergenza, COOPI – Cooperazione Internazionale ha avviato il progetto “Lifesaving Integrated WASH Response to Sudan Crisis in Northern State”, finanziato dal Sudan Humanitarian Fund (SHF) tramite OCHA e realizzato in collaborazione con l'United Peace Organization (UPO), che ha garantito il trasporto di acqua potabile a oltre 10.000 persone. Per garantire un accesso all’acqua più duraturo e sostenibile, COOPI ha riabilitato due stazioni di pompaggio, aumentando la disponibilità e migliorando la qualità dell’acqua per oltre 5.000 famiglie. L’intervento ha anche contribuito a promuovere la convivenza pacifica tra sfollati e comunità ospitanti, riducendo le tensioni sociali.
Molti sfollati sono giunti in quest’area in fuga da Khartoum, diretti verso l’Egitto in cerca di asilo, spesso in condizioni estremamente precarie e profondamente segnati dal trauma del viaggio. L’arrivo improvviso e massiccio di persone ha aggravato le divisioni interne, alimentando episodi di discriminazione tra sfollati e comunità ospitanti. Per rispondere a queste criticità, COOPI ha adottato un approccio sensibile ai conflitti: le due stazioni idriche riabilitate servono infatti sia i centri di accoglienza degli sfollati sia le aree residenziali locali, favorendo la condivisione delle risorse.
Inoltre, COOPI ha formato due Comitati Comunitari per l’Acqua e Igiene (WASH), composti da 13 membri provenienti sia dalle comunità di sfollati che da quelle ospitanti. Questi comitati, che hanno ricevuto una formazione specifica dal personale tecnico WASH di COOPI e dalla Water and Environmental Sanitation Corporation (WES), sono responsabili del monitoraggio giornaliero delle stazioni di pompaggio, per assicurarne il corretto funzionamento, testare la qualità dell’acqua e segnalare eventuali problemi al personale di COOPI.
L'accesso a un'acqua sicura e sufficiente è un diritto umano fondamentale. Con il sostegno del SHF, COOPI sta lavorando per proteggere questo diritto, garantendo che anche le popolazioni più vulnerabili del Sudan possano accedervi.
Da aprile 2024, COOPI ha rafforzato la propria presenza nello Stato Settentrionale del Sudan, intervenendo a supporto delle comunità più vulnerabili con una risposta integrata nell’ambito WASH, che comprende l’accesso ad acqua potabile, servizi igienici adeguati e migliori condizioni igienico-sanitarie. Parallelamente, è stata avviata una risposta d’emergenza rapida, che ha previsto la distribuzione di aiuti umanitari essenziali, tra cui articoli non alimentari (NFI), interventi per la sicurezza alimentare e il sostegno ai mezzi di sussistenza, oltre ad attività di riduzione del rischio di disastri. Nel corso dello stesso anno, COOPI ha esteso le sue operazioni anche nello Stato del Nilo Azzurro, dove ha implementato interventi WASH, allestito rifugi d’emergenza e distribuito ulteriori NFI per rispondere ai bisogni urgenti delle comunità colpite.