Dopo che il Sudan ha intrapreso il cammino della transizione politica, i bisogni umanitari continuano a crescere in tutto il paese. Questi bisogni sono principalmente guidati dalla povertà, dal conflitto e dal cambiamento climatico, e sono esacerbati da decenni di sottosviluppo.
Il 15 aprile 2023 è esploso il conflitto tra le Forze Armate e le Forze di Supporto Rapido. A giugno 2023, oltre 1.400.000 persone sono fuggite dalla capitale Khartoum in direzione di luoghi più sicuri, come Gedaref nell’est del Paese, al confine con l’Etiopia oppure in Ciad, al confine con il Darfur, luoghi in cui COOPI – Cooperazione Internazionale sta prestando assistenza umanitaria a 35 mila persone in stato di estremo bisogno, soprattutto donne e bambini.
Il conflitto ha mandato in frantumi un sistema già precario, caratterizzato da povertà, conflitti, cambiamento climatico ed esacerbato da decenni di sottosviluppo, dove 13,5 milioni di persone già nel 2021 avevano bisogno di assistenza umanitaria.
COOPI è presente in Sudan dal 2004, per sostenere i gruppi più vulnerabili (sfollati interni, rimpatriati, rifugiati e comunità ospitanti) che risiedono negli Stati del Nord Darfur, Kassala e Khartoum, attraverso interventi di Sicurezza alimentare/mezzi di sussistenza e WASH Riduzione rischi disastri (RRD) e Protezione (Shelter/No Food Items). Oggi è attivamente coinvolta nel rispondere a questa nuova grande emergenza.