Verso sistemi alimentari sostenibili: Mani Tese e COOPI al MUFPP Global Forum per un diritto al cibo equo e universale
17-10-2025 | di COOPI

Verso sistemi alimentari sostenibili: Mani Tese e COOPI al MUFPP Global Forum per un diritto al cibo equo e universale

È con un panel dedicato al diritto al cibo, alla sovranità e alla resilienza alimentare, che le organizzazioni umanitarie Mani Tese ETS e COOPI – Cooperazione Internazionale hanno inaugurato il 13 ottobre la sezione “side event” del Global Forum del Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP) presso l’Università degli Studi di Milano.

Il convegno, intitolato Towards Sustainable Food Systems: Right to Food, Sovereignty and Resilience. Good Practices and Successful Projects”, ha aperto il più importante appuntamento internazionale dedicato alle politiche alimentari urbane organizzato dal Comune di Milano. In programma fino al 17 ottobre, riunisce oltre 500 esperti da tutto il mondo – rappresentanti di università, amministrazioni locali e organizzazioni della società civile – per discutere delle sfide legate alla transizione verso sistemi alimentari sostenibili.

Il diritto al cibo come responsabilità condivisa

Nel suo intervento introduttivo, Francesca C. Villata, professoressa ordinaria di Diritto Internazionale all’Università degli Studi di Milano, ha ricordato che “la riflessione attuale evidenzia il ruolo, non sempre positivo, del settore privato nei sistemi agroalimentari globali. Per questo è essenziale guardare con attenzione alla Direttiva (UE) 2024/1760 sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, che introduce un regime di responsabilità civile volto a garantire il rispetto dei diritti umani lungo le catene di approvvigionamento."

Il diritto al cibo come azione trasformativa

Nel suo intervento, Alice Giulia Dal Borgo, docente del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, ha ricordato che “parlare di diritto al cibo non significa solo nutrizione, ma implica salute, cultura, relazioni e sovranità alimentare. Il diritto al cibo diventa reale quando le città trattano l’agroecologia come un’infrastruttura di azione trasformativa."

Le disuguaglianze alimentari come effetto strutturale del sistema

“Le disuguaglianze alimentari non sono una conseguenza accidentale del sistema agroalimentare dominante, ma uno dei suoi esiti strutturali – ha sottolineato Elisa Lenhard, responsabile Educazione alla Cittadinanza Globale e Advocacy di Mani Tese. – Il modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo cibo riflette e amplifica disuguaglianze economiche, sociali e ambientali. In questo contesto, la società civile può e deve giocare un ruolo cruciale per una vera trasformazione del sistema alimentare.”

Dal contrasto alla povertà al rafforzamento delle comunità

Nel suo intervento, Federico Pirola, responsabile del progetto Contrasto alla Povertà a Milano di COOPI, ha ricordato che “oggi la povertà non si distribuisce più lungo una linea che separa Nord e Sud del mondo: attraversa tutti i territori, urbani e rurali, e ci impone di costruire risposte radicate nei contesti locali.

COOPI crede che partire dal cibo significa avviare un cambiamento strutturale: ciò che nasce come intervento emergenziale può diventare un percorso di empowerment, rafforzando la partecipazione delle comunità e la cooperazione tra attori pubblici e sociali. È questa la via per rendere i sistemi alimentari davvero sostenibili e inclusivi, in Italia come nel mondo.”

Un sistema alimentare giusto nasce da comunità sovrane e resilienti

Durante il panel, le organizzazioni promotrici hanno condiviso esperienze e buone pratiche maturate in Europa e Africa con Papa Mamadou Fam, Presidente del Consiglio Dipartimentale di Rufisque (Senegal), Alina Nicoar, Project Manager dell’Agenzia Metropolitana di Brasov e (in video) Marie Massart, sindaco di Montpellier - città impegnate nel promuovere reti alimentari eque, sostenibili e inclusive, capaci di ridurre sprechi e disuguaglianze.

Un appello condiviso

L’invito finale delle due organizzazioni è stato chiaro: fare dell’alimentazione un diritto universale e riconosciuto, rafforzando la collaborazione tra istituzioni, produttori, scuole e cittadini, e promuovendo politiche pubbliche che mettano al centro giustizia sociale, climatica e alimentare.