Le ostilità e le operazioni militari in corso a Ghouta Est hanno causato un afflusso costante di sfollati interni, impattando profondamente sulla sicurezza e il benessere dei civili che vivono all’interno dell’enclave. Dall’11 marzo 2018, la stima del numero totale di sfollati che vivono nei rifugi collettivi supera le 50.000 unità; la qualità di vita all’interno di queste strutture è fortemente compromessa dalla mancanze di igiene e di risorse e dal sovraffollamento.
COOPI fornisce supporto alla popolazione sfollata attraverso l’allestimento di una cucina e di una mensa collettiva presso il villaggio di Nashabye. È qui che, da ottobre 2018, verranno preparati e distribuiti pasti caldi per gli 8.000 sfollati più le popolazioni più vulnerabili del villaggio ospitante, anch’esso provato dalla distruzione del conflitto armato, in modo tale da soddisfare il loro fabbisogno calorico minimo (2.100 calore al giorno).
La popolazione verrà coinvolta attivamente nella realizzazione del progetto. I volontari comunitari verranno scelti tra i beneficiari: COOPI assumerà alcuni sfollati all’interno del campo affinché aiutino durante la preparazione del cibo, favorendo così la partecipazione della comunità nella fase di implementazione delle attività. Questi ultimi saranno anche incaricati di raccogliere i feedback dalla comunità allo staff di COOPI, in modo da potere monitorare richieste e idee per migliorare la distribuzione del cibo e, potenzialmente, interventi futuri.
Un’attenzione particolare verrà fornita ai soggetti più vulnerabili, per i quali saranno promosse attività di sensibilizzazione finalizzate a veicolare informazione tra il personale locale e le famiglie in merito alla protezione di donne e bambini. Parimenti, verranno promossi comportamenti a favore dell’igiene come misura preventiva contro il diffondersi di epidemie.