In Perù, l'emergenza maggiore è rappresentata dai disastri di origine naturale come terremoti, frane e inondazioni, che hanno un impatto negativo su una società con scarsa capacità nella gestione di crisi.
Nel corso degli anni, le catastrofi di origine naturale (terremoti ad Arequipa nel 2001 e a Pisco nel 2007, "Niño costero" con inondazioni nel nord del paese nel 2013) sono state le più gravose ed il sostegno di COOPI, presente nel paese dal 2000, ha sempre favorito una corretta e adeguata gestione di queste situazioni da parte dei governi locali e delle comunità urbane e rurali.
Tuttavia, dal 2018, il paese è stato colpito da un'altra grave emergenza, la crisi migratoria venezuelana, che ha determinato lo spostamento di più di 1.300.000 persone verso il Perù, un paese non abituato a integrare porzioni così grandi di popolazione nella sua già fragile economia. In aggiunta a ciò, la crisi sanitaria dovuta alla pandemia da COVID 19 ha peggiorato la situazione della popolazione venezuelana migrante e rifugiata, già precaria, e ha creato forti disagi per la popolazione ospitante in Perù.
Attualmente, in questo contesto, COOPI sta cercando di sostenere entrambe le popolazioni attraverso iniziative per migliorare l'accesso all'acqua, ai servizi igienici e alla protezione e prevenzione contro COVID 19, senza tralasciare le comunità indigene nelle regioni amazzoniche di Loreto e Ucayali.